
L’uomo ha sempre costruito insediamenti utilizzando materiali locali, trasformando l’architettura in un riflesso della propria cultura. Oggi, grazie al progresso tecnologico, è possibile unire tradizione e innovazione, come dimostra il padiglione degli Emirati Arabi Uniti a Expo 2015.
Progettato dal celebre architetto Norman Foster, questo straordinario padiglione è un’unione perfetta di design e sostenibilità, celebrando l’identità culturale emiratina.
Il rapporto tra architettura, cultura e natura
Sin dalle origini, l’architettura è stata il mezzo con cui l’uomo ha espresso la propria cultura e il legame con l’ambiente circostante. Grazie alle forme, ai materiali, stili, alle geometrie degli spazi e ai colori, l’architettura diventava uno strumento per esprimere la propria cultura, le tradizioni e le necessità della popolazione.
Ad oggi tuttavia si è creata un’architettura universale, e comune a tutti, attraverso il progresso scientifico e tecnologico, la reperibilità dei materiali e la globalizzazione culturale, e la realizzazione di un progetto diventa quindi possibile in qualsiasi luogo con qualsiasi materiale senza però un elemento iconico, uno stile proprio, un materiale tipico, che ne identifichi la provenienza.
Tale architettura spersonalizzata trascura il dialogo tra uomo, natura e cultura. Come recuperare questo equilibrio, valorizzando le specificità culturali e ambientali senza rinunciare alla tecnologia e all’innovazione?
Un esempio concreto è rappresentato dal Padiglione degli Emirati Arabi Uniti, realizzato per Expo 2015 a Milano con il tema di “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”. Il progetto, curato dal celebre architetto Norman Foster, combina design contemporaneo, sostenibilità e identità culturale.
Un viaggio nel deserto emiratino: il concept del padiglione
Commissionato dal National Media Council all’institute of Science and Technology di Norman Foster, il padiglione degli Emirati Arabi Uniti, con i suoi 4386 mq, è riuscito a catapultare il visitatore all’interno del deserto saudita, grazie ai colori, alle dune sinuose tipiche del deserto, ai giochi visivi e le texture materiche.
I materiali e il design iconici che caratterizzano il padiglione sono:
- Pareti in fibrocemento texturizzato, che imitano le geometrie create dal vento sulla sabbia.
- Colori caldi, ispirati alla terra, al cotto e alla sabbia.
- Motivi visivi che alternano luci e ombre, creando un’atmosfera evocativa.

Un’architettura sostenibile e innovativa
Il padiglione degli Emirati Arabi Uniti all’Expo 2015 non è solo una struttura, ma un modello di architettura sostenibile. E’ stato creato analizzando la città tradizionale emiratina, le esigenze, le caratteristiche e le necessità microclimatiche.
Tenendo quindi in considerazione la cultura degli emirati arabi, i loro ideali e valori, è stato scelto di riutilizzare successivamente la struttura, con l’obiettivo di renderlo sostenibile sia dal punto di vista cantieristico sia dal punto di vista del suo stesso fabbisogno termico ed energetico.
Ecco quindi alcune delle soluzioni adottate:
- Tetto verde: riduce il soleggiamento interno;
- Pannelli fotovoltaici: contribuisce al fabbisogno energetico e produrre quindi energia pulita;
- Sistema di riciclo delle acque piovane: aiuta a evitare sprechi e a mantenere florido il verde interno;
- Microclima naturale: grazie alle sue alte pareti permette di creare al suo interno molte zone di ombra e un microclima fresco favorito anche dalla ventilazione naturale garantita dallo sviluppo ondulato del percorso.

Un viaggio simbolico tra tradizione e futuro
Le alte pareti di 12 metri invitano i visitatori a percorrere uno stretto canyon per scoprire l’ambiente e il paesaggio degli emirati arabi, lungo 140m.
Il percorso si sviluppa all’interno di sinuose curve che ripropongono le dune del deserto sia dal punto di vista morfologico che materico con l’utilizzo di pareti in fibrocemento texturizzate con motivi che ricordano le geometrie create dal vento sulla sabbia e che creano giochi di luci con i chiaro scuri.
Il cuore del padiglione, inteso come centro di aggregazione della comunità, è rappresentato da un auditorium cilindrico, rivestito in lamiera dorata, che ospita eventi e presentazioni. Il percorso si conclude con un giardino verde, dove crescono essenze tipiche delle oasi del deserto, simbolo di rigenerazione e connessione con la natura.
Questo progetto, inizialmente pensato per l’Expo di Milano 2015, è stato realizzato in modo da poter essere riciclato e riutilizzato negli Emirati Arabi Uniti. Una soluzione che non solo riduce l’impatto ambientale, ma riflette anche i valori culturali emiratini: innovazione, sostenibilità e rispetto per il territorio.
Il tema del deserto e del paesaggio emiratino è richiamato anche dai colori sui toni della terra e della sabbia e del cotto.

Esplora i nostri progetti
Il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti a Expo 2015 rappresenta una fonte d’ispirazione per il nostro studio di architettura. Se desideri scoprire come progettiamo edifici che uniscono design, sostenibilità e identità culturale, visita la pagina progetti, tra cui alcuni nei nostri progetti emiratini, e leggi i nostri articoli sul biophilic design.
Conclusione
Il padiglione degli Emirati Arabi Uniti, realizzato per l’Expo 2015 a Milano, è un esempio emblematico di come l’architettura contemporanea possa combinare design, tecnologia e identità culturale. È una fonte d’ispirazione per chiunque desideri creare edifici che rispettino l’ambiente, celebrando al contempo il passato e il futuro.
Scritto da Ing. Erika Galbiati