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Design e Intelligenza Artificiale: verso nuovi orizzonti creativi

Design

L’intelligenza artificiale sta influenzando in modo significativo il mondo del design, che si tratti di prodotto, grafica o interior design. Quella che inizialmente sembrava una tecnologia riservata a processi tecnici o automatizzati, oggi è diventata una vera alleata creativa, con un ruolo attivo in tutte le fasi del processo progettuale.

Dalla ricerca all’esecuzione, passando per l’ideazione, gli strumenti basati su AI stanno modificando il modo in cui i designer lavorano, pensano e innovano.

Un nuovo modo di ricercare e analizzare il contesto

Nelle fasi iniziali del processo creativo, l’intelligenza artificiale funziona come un motore di ricerca potenziato, capace di raccogliere, organizzare e interpretare enormi quantità di informazioni in tempi brevissimi. Dall’analisi dei trend all’esplorazione dei materiali, delle tecniche produttive o del posizionamento di un brand, queste tecnologie innovative velocizzano una parte fondamentale del lavoro che, fino a poco tempo fa, era anche la più dispendiosa in termini di tempo.

Inoltre, consentono di accedere a fonti molto più ampie e aggiornate, rendendo le proposte progettuali più solide e contestualizzate.

Progettazione generativa: immaginare ciò che ancora non esiste

Uno degli sviluppi più interessanti dell’AI nel design è l’uso della progettazione generativa, ovvero l’impiego di algoritmi per generare forme, strutture e soluzioni a partire da parametri predefiniti. Questo approccio apre possibilità formali e funzionali difficili da raggiungere con metodi tradizionali.

Un esempio emblematico è la collaborazione tra Philippe Starck e Kartell, che ha dato vita alla sedia “AI”, progettata insieme ad Autodesk secondo criteri di sostenibilità ed efficienza strutturale.

Nel campo dell’architettura, invece, è stato sviluppato un progetto residenziale in Slovenia da Tim Fu (ex Zaha Hadid Architects) insieme al Midjourney Architecture Lab. L’edificio è stato ideato tramite prompt testuali e software parametrici, generando forme organiche difficilmente immaginabili con strumenti convenzionali.

AI e design

Creatività aumentata: andare oltre il moodboard

La creatività è da sempre un aspetto umano, ma oggi può essere aumentata. Strumenti come Midjourney, DALL·E o Runway ML permettono di generare immagini mai viste prima, andando oltre i limiti delle reference visive classiche. Questo tipo di creatività aumentata arricchisce la fase concettuale, offrendo stimoli che non dipendono più solo dall’esperienza o dall’archivio visivo personale.

Usate nel modo giusto, queste tecnologie non sostituiscono l’intuizione del designer, ma la amplificano. Sono un punto di partenza, non un risultato definitivo.

AI e design: efficienza senza perdere la personalizzazione

Nel design d’interni e nella progettazione del prodotto, l’intelligenza artificiale si sta integrando in strumenti come i configuratori intelligenti. Brand come LAGO o IKEA stanno già sperimentando sistemi capaci di proporre soluzioni personalizzate in base alle dimensioni dello spazio e alle preferenze dell’utente, ottimizzando materiali e funzionalità senza rinunciare alla componente unica di ogni progetto.

Un nuovo modo di imparare strumenti

Un altro impatto meno visibile ma fondamentale dell’AI nel design è il supporto nell’apprendimento. Oggi, tool come ChatGPT, Claude o Copilot vengono utilizzati per trovare funzioni specifiche nei software architettura, risolvere dubbi tecnici o addirittura apprendere nuovi flussi di lavoro.

In questo modo, la curva di apprendimento si abbrevia e si riduce la dipendenza da forum o tutorial, aumentando la fluidità nell’esecuzione e traducendo idee complesse in output visivi concreti.

Minaccia o complice?

È vero: l’intelligenza artificiale sta ridefinendo il ruolo del designer, ma non lo sta sostituendo. La chiave sta nell’utilizzare questa tecnologia come uno strumento in più, capace di amplificare il risultato senza perdere la componente umana. Come ha dichiarato il team di Drommeri in un’intervista per la rivista Arquitectura y Diseño, “la chiave sta nell’usare l’AI come uno strumento aggiuntivo che potenzi il risultato, ma mantenendo sempre l’essenza della personalizzazione.”

Quando integrata in modo consapevole, l’AI e design può rappresentare una nuova sinergia tra efficienza tecnica e libertà creativa. Non è un fine, ma un mezzo per andare oltre.

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Scritto dalla Designer B. Casanova